E’ di oltre 300 milioni di euro, 312.119.304, 16 per la precisione, la somma raccolta nel 2023 dal gioco d’azzardo on line in provincia di Mantova. Una cifra considerevole che, rispetto al 2022, è aumentata del 6,1%. Le perdite da parte dei giocatori si attestano intorno ai 16 milioni di euro, per l’esattezza 16.450.640,12, cifra che rappresenta il 5,27% sul totale dei soldi raccolti dal gioco d’azzardo on line. A livello provinciale stiamo parlando di 1067, 17 euro di giocate pro-capite nel 2023, in crescita rispetto all’anno precedente quando questa cifra era di 1012,90 euro. A dirlo “Il libro nero dell’azzardo” edizione 2024, una ricerca a cura di Federconsumatori e Cgil realizzata in collaborazione con Federconsumatori Modena e la Fondazione Isscon nella quale sono stati esaminati i numeri sul tema del gioco d’azzardo resi disponibili dalla Agenzia Dogane e Monopoli. Ricerca nella quale, però, mancano i dati relativi al gioco ‘azzardo fisico non resi disponibili dalla stessa Agenzia in base a una norma introdotta con la Legge Finanziaria del 2020.
Si tratta comunque di numeri considerevoli che evidenziano, a livello nazionale ma anche locale, una crescita delle cifre “investite” in questa attività. A livello nazionale la raccolta del gioco d’azzardo online si attesta intorno agli 82 miliardi di euro nel 2023. Nel 2020 erano 49 per cui la crescita in 4 anni è stata del 67%. Le perdite sono state di oltre 4 miliardi, mentre la cifra pro capite giocata mediamente a livello nazionale è di 1925,83 euro.
In Lombardia la cifra raccolta dal gioco d’azzardo online nel 2023 è stata di oltre 10 miliardi di euro con 476mila euro di perdite e giocate pro capite pari a 1041 euro. A guidare la classifica del gioco d’azzardo online sono soprattutto le regioni del sud. Preoccupa anche il dato che vede il 41% dei ragazzi fra gli 11 e i 14 anni essere stati sottoposti online a illeciti adescamenti di gioco d’azzardo.
Tornando all’analisi dei dati provinciali mantovani, vediamo che nel comune capoluogo sono stati raccolti quasi 51 milioni di euro (poco più di 48 milioni nel 2022) degli oltre 300 raccolti in tutta la provincia con perdite pari a quasi due milioni e mezzo di euro e giocate pro capite di 1451 euro. Il 16,3% della raccolta dell’azzardo online è stata effettuata nel comune capoluogo, mentre l’83,7% nel resto della provincia.
“I numeri – dichiara Luigi Pace, presidente di Federconsumatori Mantova – sono raccapriccianti, ma rendono bene il senso del problema, il senso di una sconfitta già prevista. L’azzardo legale infatti percorre una strada inversa: grazie a leggi inappropriate invece della trasparenza diventano sempre più tutelati gli enormi interessi economici piuttosto che i cittadini. Tra l’altro si gioca di più dove la povertà e il reddito sono più bassi. Dal punto di vista di Federconsumatori, notiamo e accogliamo ai nostri sportelli il prodotto finale del “gioco”: le tragedie già consumate. Persone con debiti inspiegabili con il quinto dello stipendio già sequestrato, mutui non pagati e svendite di beni acquistati con anni di sacrifici. La ludopatia è una bestia che si insinua con una modalità subdola, un virus a volte incurabile. L’età in cui si inizia si abbassa sempre di più e i “tranelli” online attirano con maggior frequenza e in modo subdolo gli adolescenti incanalandoli in un tunnel senza via d’uscita. Che fare allora? Non si può vietare l’azzardo, ma diventa indispensabile costruire un percorso informativo/formativo che educhi al “consumo”, una battaglia culturale insomma. Altro percorso che contrasti e metta a nudo la presenza del malaffare e delle mafie con leggi dedicate”.
“I dati evidenziano – spiega Roberta Franzini, Segretaria della Cgil di Mantova – la necessità di un intervento legislativo chiaro e stringente, poiché la facilità d’accesso e uso di questi giochi, sta innescando un problema economico-sociale , oltre che sanitario davvero serio per il nostro paese. La normativa adottata dal Governo Meloni, il D. Lgs n. 41/2024, che ha disciplinato il settore dei giochi on line, presenta profili di grande problematicità perché di fatto si muove nella direzione di ampliamento dell’offerta. Molte Regioni stanno rivedendo le normative in modo meno restrittivo della disciplina precedente che aveva declinato le distanze minime da luoghi sensibili (scuole o indicato limitazioni orarie) come Cgil temiamo che questo allargamento delle regole possa favorire ulteriormente la diffusione del fenomeno della ludopatia sia negli adulti ma anche negli adolescenti”.